martedì, dicembre 02, 2008

No MOSE ? No party !

Il primo dicembre del 2008 l'acqua alta ha sommerso Venezia, raggiungendo l'altezza di 156 cm rispetto al livello medio del mare. Non c'e' molto da commentare per i danni arrecati ai veneziani, ai commercianti, ai pendolari, in somma a tutta Venezia. Fortunatamente hanno sospeso lo sciopero dei mezzi di trasporto per non creare ulteriori danni ai cittadini. Credo che le paratoie mobili siano un'urgenza. Nella prima immagine gli alberi di Natale in Campo Santo Stefano, nella seconda foto l'isola della Giudecca (fondamenta San Biagio). In basso un negozio allagato alla Giudecca, Campo San Barnaba e le Zattere (special thanks to Rosa). Clicca sulle immagini per ingrandirle.

giovedì, marzo 20, 2008

Se tu non mi parli, io sono come chi scende nella fossa (Sal 27).

Dal libro di Padre Andrea Gasparino, Maestro insegnaci a pregare.

La sintesi tra l'intelligenza e la semplicità è data solo dall'amore. Dove manca l'amore, l'intelligenza diventa complicata e tortuosa; la semplicità diventa semplicismo ingenuo.

martedì, marzo 11, 2008

Anticancerogeni naturali

Ecco quello che i medici suggeriscono come alimenti anticancerogeni:
il melograno, l'aglio, il pomodoro (ciliegia) , il tè verde, il cavolo (cavolini di Bruxelles, broccoli), lo zenzero (antiossidante), io considererei anche le bacche di Goji (Licyum barbarum) - da notare pero' le "pretese di marketig di quest'ultimo in Canada e USA" (http://en.wikipedia.org/wiki/Wolfberry).

In generale la verdura fa bene sempre (fibre).
Moderarsi con la carne rossa, bere abbondantemente e soprattutto fare movimento.
E ringraziamo sempre!

lunedì, marzo 03, 2008

Formarci all'Amore, di Andrea Gasparino

Dal libro Il segreto della gioia
1) Fare piazza pulita dei pregiudizi sull'amore.
Molto spesso si confonde l'amore con il sentimento. Sono due cose molto distinte: l'amore è sempre legato alla volontà e può non essere legato al sentimento. Quando Camillo del Lellis baciava le piaghe degli appestati, non c'era di sicuro molto sentimento in quel gesto di amore: c'era la volontà, soltanto la volontà di esprimere il suo amore a Cristo presente nel povero. Ringraziamo quando il nostro amore è accompagnato anche dal sentimento, ma non squalifichiamo il nostro cuore quando c'è semplicemente lo sforzo di volontà.
L'amore non va mai a braccetto con l'interesse. L'amore interessato è tanto diffuso, ma occorre squalificarlo con coraggio. Se prevale l'interesse l'amore non conta più nulla. Se l'amore fa dire: "che guadagno ne ho?" certo non è amore.
L'amore è sempre libero. Quando l'amore risponde esclusivamente al dovere, è infido. Se nasce da un ordine: "devi amarmi", è un assurdo. Nessuno puà vincolare l'amore. Può farlo soltanto Dio, ma Dio rispetta sempre la libertà umana.
L'amore è sempre legato a delle decisioni precise, non è mai campato in aria; l'amore a parole non regge. A ogni incrocio della vita,a ogni bisogno del fratello devo sapermi domandare: "Che cosa devo fare se amo veramente?".
L'amore ha i suoi livelli e le sue precedenze. Alcune persone hanno la precedenza sulle altre. Bisogna accettarlo e discernere. La mia dedizione deve rispettare delle graduatorie, perché c'è una graduatoria di dipendenza e di vicinanza. Ci sono vari livelli di donazione: la famiglia o la comunità prima degli amici, gli amici prima degli estranei, i poveri e i bisognosi prima di chi ha tutto, ma non devo calcolare troppo.

2) Partire da noi stessi: amare noi stessi.
Chi non si ama non è attrezzato ad amare.
L'amore comincia a casa tua. Dobbiamo amare noi stessi in modo giusto. Chi si ama in modo giusto e' attrezzato ad amare i fratelli. Devo saper controbilanciare le mie esigenze con quelle dei fratelli. In alcuni momenti devo far prevalere le mie necessità, in altre circostanze gravi è doveroso far prevalere il bisogno del fratello.

3) Amare cercando a ogni costo il vero bene del fratello.
Devo prefiggermi il bene del fratello che può essere contrario a quello che lui vorrebbe, che gli altri vorrebbero o che io stesso vorrei. Anche la resistenza può essere amore. La norma è il bene del fratello, sia che lo comprenda, sia che non lo comprenda.
4) Tre mete particolari dell'amore.

Amare! devo dare al fratello questa percezione: sono e sarò sempre al tuo fianco.
Incoraggiare! Devo trasmettere al fratello fiducia piena in se stesso. Devo fargli capire: se ti appoggi troppo su di me, diventi debole e dipendente. Questo non è il tuo bene , è piuttosto il tuo male. Non posso condiscendere a questo.
Provocare! Devo stimolare le sue energie in tutti i modi possibili, usando anche la durezza se necessario. Amare è un arte fatta di mille attenzioni. C'e' l'ora dell'incoraggiamento e c'e' l'ora della provocazione. Posso sbagliarmi tante volte, ma riparerò, mi scuserò. Il nostro amore è umano, ha i suoi limiti, le sue imperfezioni, non è possibile intuire sempre e tutto quello che dobbiamo fare.
(continua)

mercoledì, gennaio 30, 2008

Vieni o Spirito Creatore


di Andrea Gasparino:
Il peccato "rattrista lo spirito" direbbe Paolo, ma la cattiva abitudine lo soffoca.
E all'abito cattivo non si arriva mai di colpo, ma sempre gradualmente: quando si aprono gli occhi non si è più a tempo, la libertà è già venduta.
Ma dobbiamo considerare anche un'altra faccia del problema:

- come esistono le abitudini al male così esistono le abitudini al bene, che facilitano, attraggono e rendono piacevole il bene;

- con la facilità con cui si prende una cattiva abitudine, con la stessa facilità si puo' partire all'offensiva e a poco a poco piegare il fisico e la volontà ad un'attrazione di bene opposta all'attrazione di male.

E ciò che è importante è questo: lo Spirito è presente in noi proprio per darci forza in questo.Infatti non conta tanto compiere un atto di buona volontà, conta l'abituarsi. Il bene vero l'uomo l'ha ottenuto quando dentro di lui il bene è legge, il bene è attrazione, il bene è gioia e spontaneità. E' questa la vetta morale a cui è chiamato l'uomo: la virtù, ed è per questa meta che Cristo ci dà lo Spirito, purificazione e forza, acqua che lava e fuoco che scatena energia.