sabato, ottobre 15, 2011

Asimmetria della Felicità

La Serenità è senz'altro la Felicità,
ma la Felicità (effimera) non è la Serenità.


Da L'autostrada della Felicità di Don Valentino Del Mazza:
il piacere è figlio primogenito dell'emotività, sempre mobile e capricciosa come il tempo, mentre la serenità del cristiano è piuttosto uno stato qualitativo dello spirito, permanente come la buona coscienza e sostanzialmente sempre uguale come la luce.

Il seguente brano è tratto dal libro di Padre Andrea Gasparino "il segreto della gioia":
Il Signore non si stanca mai di darci la sua gioia; noi dobbiamo essere instancabili nel riconoscere i suoi doni e ringraziare. L'antigioia è soltanto il peccato. E' il soffocamento della gioia, è il colpo di spugna, è l'aridità. Vestire di gioia un dovere non costa; un dovere vestito di gioia non pesa più. Un dovere compiuto nella gioia solleva ogni persona al mio fianco. 
La nostra gioia o viene da dentro o non regge; deve sempre avere un supporto di gratitudine a Dio: se ce l'ha è consistente e comunicativa. Se rincorri un piacere ti privi della gioia (...)
 

Nota: significato etimologico di desiderare: smettere (de), di affidarsi agli astri (sidera), farne a meno, sostituirsi al cielo. - Luigi Zoja in La morte del prossimo.

2 commenti:

Livio (Milano) ha detto...

Frase difficile, da meditare. Ancor più difficile da mettere in pratica. Di questi tempi, sarebbe bello trovare la ricetta della serenità. Grazie delle tue parole!

Anonimo ha detto...

Risponde Maria Stella:
La Serenità si trova in fondo al nostro Cuore ed e' indipendente dalle circostanze. Nessuno ce la puo' dare tranne Dio che te la dona come Grazia. Chiedila e ti sarà data.